Update: Questo post è molto vecchio, so che le condizioni contrattuali di Facebook sono cambiate, anche se non ho avuto il tempo e la voglia di leggermele di nuovo. In ogni modo l’atteggiamento della società non è sostanzialmente cambiato, anzi probabilmente è peggiorato. Allo stesso modo non è cambiata la mia opinione su Facebook.
Oggi mi arriva una telefonata da una mia amica che mi fa una domanda a bruciapelo: “Sai gestire una pagina di Facebook?” Ovvio che è partita una rispostaccia. Le ho chiesto scusa e ho cercato di capire quali motivi potessero spingerla a una simile scemenza.
Se avete un account di Facebook o se state pensando di farlo, provate prima a dare una lettura a questo post, se poi ne avete ancora voglia…fatti vostri 🙂
Non conoscevo le condizioni contrattuali (perché si stipula un contratto a tutti gli effetti) di Facebook anche se immaginavo che non fossero simpatiche. Così sono andato a controllare: le condizioni d’uso sono agghiaccianti. Ecco un estratto delle parti più interessanti.
Dal file che descrive i termini del contratto (mi sono preso io la briga di tradurlo perché la versione italiana è stata tradotta con un traduttore automatico):
Quando pubblichi “contenuti utente” al Sito, ci autorizzi e ci ordini di farne tante copie quante sono necessarie per facilitare la pubblicazione e l’immagazzinamento di tali contenuti sul Sito. Pubblicando “contenuti utente” in qualsiasi parte del Sito automaticamente accordi, e sottoscrivi e garantisci che hai il diritto di farlo, alla Società la licenza (con il diritto di sublicenziare [ndt: cioé di darne a terzi licenza]) irrevocabile, perpetua, non esclusiva, trasferibile, pienamente pagata e valida in tutto il mondo di usarli, copiarli, eseguirli pubblicamente, mostrarli pubblicamente, riformattarli [ndt: anche ristrutturarli], tradurli [ndt: anche trasformarli], estrarne passi (parzialmente o interamente) e distribuire tali “contenuti utente” per qualsiasi scopo, commerciale, pubblicitario o altro, o in relazione al Sito o alla sua promozione, di preparare lavori derivati o di incorporare in altri lavori tali “contenuti utente” e di accordare e autorizzare sottolicenze per tutto questo. Puoi rimuovere i tuoi “contenuti utente” dal Sito in qualsiasi momento. Se scegli di rimuovere i tuoi “contenuti utente” la licenza accordata sopra automaticamente scade, comunque riconosci che la Società possa tenere archiviate copie dei tuoi “contenuti utente”. Facebook non rivendica alcuna proprietà sui tuoi “contenuti utente”; piuttosto, come tra noi e te [ndt: sottinteso accordo], soggetti ai diritti accordatici in questi Termini, tu mantieni la piena proprietà di tutti i tuoi “contenuti utente” e tutti i diritti di proprietà intelletuale o altri diritti di proprietà associati con i tuoi “contenuti utente”.
Simile licenza capestro tocca anche a contenuto che non risiedono sul loro sito (sì avete letto bene anche se sono su un altro sito) ma che solo linkati col meccanismo dello “share link”.
In pratica si tratta di (altro pezzo tradotto):
Da ora in poi ci riferiremo ad un sito di terze parti che pubblica uno “share link” sul suo sito web come ad in “fornitore di contenuti online” (FCO) e sarà assoggettato alle parti applicabili di questi Termini d’Uso.
Uno “share link” è un bottone o un link testuale che appare sulla pagina web di un FCO che, attivato dal click di un utente, ci abilita a lanciare un meccanismo di condivisione attraverso il quale gli utenti possono condividere con gli altri utenti o inviare al proprio profilo, link e contenuti da quella pagina.
Questo è un po’ astruso e mi ci è voluto un po’ per capirlo. Se voi nel vostro sito esterno a Facebook mettere il bottone che permette di condividere la pagina con altri utenti Facebook, accordate a Facebook la licenza irrevocabile, perpetua, non esclusiva, trasferibile… su tutti i contenuti del vostro sito.
Altrettanto interessante è il file che descrive la “policy” sulla privacy (questo però è tradotto meglio e quindi stralcio direttamente dalla versione italiana):
Quando ti registri su Facebook, fornisci informazioni personali, come nome, indirizzo email, numero di telefono, indirizzo dell’abitazione, sesso, scuole che hai frequentato e altre informazioni personali. Ogni volta che accedi a Facebook, il tuo indirizzo IP e il browser che
stai utilizzando vengono registrati. Queste informazioni vengono registrate per tutti gli utenti che accedono a Facebook. Inoltre, vengono salvate alcune informazioni relative al tuo browser tramite l’uso di cookie.[…]
Quando aggiorni le tue informazioni, viene salvata una copia di backup delle informazioni prima della modifica per un determinato periodo di tempo, in modo che tu possa riutilizzare la versione precedente.
[…]
Facebook può anche raccogliere informazioni su di te da altre fonti, come giornali, blog, servizi di messaggistica istantanea e altri utenti su Facebook attraverso le funzionalità del servizio (ad esempio i tag delle foto) per offrirti informazioni più utili e un’esperienza personalizzata.
Usando Facebook, acconsenti che i tuoi dati personali siano trasferiti e trattati negli Stati Uniti. [ndF: dove non mi pare che brillino per il rispetto della privacy][…]
Facebook può trasmettere a terzi le informazioni presenti nel tuo profilo senza tuttavia comunicare la tua identità. Tale procedura viene utilizzata, ad esempio, per individuare quante persone in una rete amano un determinato gruppo musicale o un film e per personalizzare la pubblicità e le offerte promozionali che ci consentono di tenere in vita Facebook.
[…]
Le informazioni su di te raccolte da altre fonti, compresi, senza limitazioni, giornali e fonti Internet quali blog, servizi di messaggistica istantanea, sviluppatori della piattaforma Facebook e altri utenti di Facebook, possono essere utilizzate per integrare il tuo profilo.
Qualora tali informazioni vengano utilizzate, generalmente ti è consentito specificare nelle tue impostazioni sulla privacy se desideri che ciò avvenga o meno, oppure intraprendere altre azioni per limitare la connessione di queste informazioni al tuo profilo (ad esempio, rimuovere collegamenti a tag nelle foto). [ndF: Generalmente????]
Io non sono un maniaco della privacy, ma l’idea che loro si possono rivendere una mia foto o pubblicare un mio scritto senza chiedere e senza darmi alcun compenso, proprio proprio non mi piace. Secondo me bisognerebbe limitare l’espandersi di questi fenomeni. L’idea di questa azienda è quella, secondo me, di creare una rete di contenuti “recintati” molto ampia, in modo da creare artificialmente una nuova esigenza e indurre sempre più persone a far gestire a loro i propri dati. Il loro business sono proprio i dati degli utenti di cui si fanno concedere, licenza perpetua, irrevocabile, non-esclusiva [ndF: per fortuna altrimenti sarebbe uno scippo], trasferibile… Oltre tutto ciò lo possono sublicenziare (cioè rivendere) ad altri. Tutto questo fino a quando lasci i contenuti sul loro sito. Ah, però ti dicono che la proprietà intellettuale resta tua…però ne è rimasto solo un guscio vuoto, anzi no, ti lasciano la proprietà intellettuale così legalmente ne continui a rispondere tu.
Non mi mandate inviti a Facebook.
nessuno ti ha invitato… I tuoi amici non sono tutti scemi come credi, per cui non necessariamente inseriscono informazioni personali su facebook (tanto più che sono liberi di farlo) E i tuoi toni dovrebbero essere un po’ più educati..
Quindi hai un account Facebook. Non penso di essere stato scortese, se ti ho urtato me ne scuso, pensavo che le faccina sorridente facesse capire. In ogni modo questo blog non è indirizzato solo agli amici, è un posto pubblico, sebbene poco frequentato e immagino che altri possano trarne vantaggio. Anche perché molte persone non dedicano il tempo che dovrebbero a leggere gli accordi che sottoscrivono velocemente in rete. Spirito di servizio, non di contraddizione.
La traduzione italiana, che loro stessi dicono non essere il documento ufficiale (rimandando a quello in inglese), è pietosa e incomprensibile, chi sa come mai ;).
Praticamente possono rivendere la mia email a agenzie pubblicitarie che poi mi intasano la casella di posta in arrivo o usare il mio indirizzo di casa per spedire volantini e offerte varie per non parlare dei numeri di telefono. Sembra che siano loro a fare un favore a te invece sotto sotto ci si fanno pure i soldi di sopra e allora mi sa che nu va bene. Grazie per questo post molto interessante, ciao luigi
Bel post, anche se ho un travaso di bile al solo pensare a tutte ‘ste schifezze…fa il paio (con le dovute proporzioni) con quell’altro abominio che e’ firmiamo.it…
Dovremmo mettere insieme un poco di informazioni su tutte ste porcate: dalle recensioni su amazon a myspace ecc…
Ciao!
C!