La pasta coi tenerumi di mia zia (ma anche di mia nonna, credo)

Mi è capitato di cercare in giro per la rete la ricetta della pasta con i tenerumi (che per chi non lo sapesse sono le foglie della zucchina lunga). Ne ho trovate tante, ma nessuna che fosse come la faceva mia zia, che probabilmente l’aveva imparata da mia nonna. Quindi vi sorbite questa ricetta, tanto perché sia rintracciabile in rete.

Siccome io l’ho imparata vedendola fare e soprattutto mangiandola, non ho molta idea delle quantità, proverò a dare delle stime per 4 persone:

  • tenerumi (tenetevi abbondanti, al più vi resta la “conza” anche per l’indomani, direi almeno tre mazzi);
  • cipolla dipende da quanti tenerumi avete, per tre mazzi una media o grande dovrebbe bastare;
  • pomodoro fresco maturo uno o due;
  • spaghetti spezzati 400 g;
  • qualche quadratino (piccoli, mi raccomando) di caciocavallo;
  • Sale, peperoncino (aggiunzione mia)

Pulite i tenerumi e lessateli con un po’ di sale, scolateli conservando tutta l’acqua che vi servirà per cuocerci la pasta.

Tritate la cipolla e mettetela a soffriggere in un pentolino abbastanza grande da accogliere anche tutti i tenerumi, appena è dorata, versate il pomodoro a pezzettini spellato e il peperoncino se vi piace. Continuate a soffriggere un minuto o due poi versate i tenerumi aggiungendo anche un poco d’acqua di cottura dei tenerumi. Tenete conto che questa ricetta non deve venire troppo acquosa, non una zuppa con la pasta che ci nuota dentro, piuttosto un piatto di paste e verdura con un po’ di brodetto…direi una minestra un po’ asciutta.

Lasciate insaporite tutto per un po’ e alla fine prima di spegnere il fuoco aggiungete i pezzettini di caciocavallo.

Dopo che avrete scolato (anzi “sceso” 🙂 ) la pasta al dente, unite le due cose (pasta e “conza”) in una pirofila o se preferite (viene ancora meglio) scolatela un po’ più cruda e fatela cuocere un po ‘ con la conza, in questo caso però ricordatevi di mettere il formaggio solo dopo a cottura ultimata. Mi raccomando non mangiatela troppo calda, tiepida va bene. È buonissima anche fredda uscita dal frigo se per caso rimane :).

Varianti: questa è già una variante perché la maggior parte delle persone la fanno con l’aglio. Senza il caciocavallo. Con più pomodoro. Con aggiunti un po’ di tocchetti di zucchina lunga. Penso che in ogni famiglia palermitana e siciliana in genere si faccia in modo un po’ diverso.

Buon appetito.