Io e il software libero

Tutti i miei amici e conoscenti sanno bene che uso GNU/Linux ormai da qualche anno, come per altro lascia bene intendere la presenza di questo blog su uno dei siti del PaLUG. Sanno anche che non perdo occasione per chiarire, in maniera forse un po’ pedante, le differenze tra software libero, software proprietario, open source e freeware. E che storco il naso ogni volta che qualcuno mi propone un programma proprietario. Ho spesso provato a spiegare i motivi che mi spingono su questa posizione che molti considerano estremista, ma ho sempre avuto l’impressione di non essere riuscito nell’impresa di comunicare realmente quello che volevo.

Chiarisco intanto che io  estremista non sono, dal momento che seppur con riluttanza il software proprietario ogni tanto lo uso: quando sono costretto dagli altri per motivi di compatibilità o perché si mostrano così poco sensibili da non voler installare e provare un particolare programma libero. Gli estremisti direbbero che se non sono abbastanza sensibili non meritano…ma la vita e le persone non hanno niente a che fare con le scelte (anche se discutibili 🙂 ) di queste ultime che riguardano l’informatica. Così alcuni dei miei migliori amici non sono così sensibili ma restano pur sempre cari amici :).

Per fortuna tra poco java sarà completamente libero, per adesso uso la sua implementazione proprietaria perché di quella libera (icedtea) non sono riuscito a trovarne una funzionante per la distribuzione che uso (e ho poca voglia di ricompilare), il fatto è che è indispensabile per quello che faccio poter consultare l’archivio di spettri IR del sito del NIST e si fa solo col plugin java per mozilla.

Un altro motivo per cui derogo dall’uso del software libero è…la mancanza di fondi. Mi serve l’accelerazione 3D, quindi tengo i driver proprietari della mia scheda grafica, se avessi un po’ più di soldi in tasca ne avrei già comprata un altra, con un miglior supporto di driver liberi. Per il momento mi tengo questa e “santìo” ogni volta che devo aggiornare il kernel, operazione che mi costringe ogni volta a ricompilare il modulo proprietario del kernel che gestisce la scheda video, oppure ogni volta che i suddetti driver non si comportano bene.

Tecnicismi a parte, voglio una buona volta cercare di spiegare le mie buone ragioni nella speranza che possano innescare risonanze o interferenze costruttive nella testa di qualcun’ altro :).

  1. Il software libero si può usare, esiste e funziona, e non soltanto per linux: esiste una montagna di Software libero che funziona benissimo anche su windows.
  2. Posso consigliarlo e darlo a chiunque. Senza preoccuparmi del costo o di crack, seriali…e simili amenità: anche se è poco percepito crackare programmi è illegale. Tra l’altro ogni volta che si fa correre sul pc un programma proprietario, o di cui comunque non si possa leggere il sorgente è quasi impossibile stabilire cosa di preciso faccia.
  3. Posso guardarci dentro per vedere come è fatta una cosa e rifarla a mia volta…giuro che l’ho fatto…poche volte ma l’ho fatto. È anche chiaro che non ho guardato dentro l’openoffice ma dentro un programma semplice.
  4. Posso dare il “porcheriaware” che faccio con pezzi di codice libero scritti da altri (perché se il codice è libero posso riusarlo a patto di rispettare la licenza) a chi voglio…anche se non mi è mai capitato dal momento che di solito non appena un programma fa quello che mi serve smetto di lavorarci su…quindi spesso/sempre rispondono a necessità troppo particolari o a nessuna in particolare (di solito di tratta di orribili e osceni script per lo più in bash o perl o anche programmini fortran)  e restano inutilizzabili per chiunque altro.
  5. Di software libero se ne trova tanto per fare le cose più disparate…bastano pochi minuti (con un adsl non troppo scarso) e hai il programma subito disponibile per lavorare.

Se volete approfondire e saperne di più potete dare un’occhiata qui e qui.
Altro discorso quando parliamo della distribuzione di file, per questi un po’ più intransigente lo sono. Intendo documenti, immagini o qualsiasi elaborato (umano e non) che abbiate bisogno di condividere con qualcuno. Sarebbe buona educazione non presupporre che il vostro interlocutore abbia un certo programma proprietario.

Faccio un esempio: evitate di mandare documenti in formato .doc o porcherie del genere perché non è detto che chi lo riceve abbia il programma adatto per aprirli e non è detto che lo voglia avere. Se gli mandate un .rtf riuscirà sicuramente ad aprirlo, se gli mandate un .odt dovrà installare un programma che lo legge, ma siccome ci sono diversi programmi liberi che lo fanno, se vuole leggerlo può installarselo e usarlo senza alcuna restrizione…certo se non vuole fare nemmeno questo…vuol dire che del vostro documento non gli importa un granché.

Lo stesso discorso ovviamente vale per tutti i formati di file chiusi, purtroppo sono quelli che escono dalla maggior parte dei programmi proprietari che la gente usa. Potere trovare qui un breve elenco di formati aperti. Se fate un giro per questo sito scoprirete che ci sono anche altre ragioni (forse migliori) per non usare formati di file chiusi, ma per me resta principalmente un fatto di buona educazione: come dare una cosa chiusa a chiave a chi la chiave non la possiede.

Conclusione, ogni  volta che mi mandate un file in formato chiuso IO mi incazzo, perché so che c’è una probabilità (in rari casi anche del 100%) che io non riesca ad aprirlo.

Ma mi è capitato anche il contrario: preparo un documento in odt e lo invio…il tizio in questione mi ha risposto che il mio software non è abbastanza avanzato per poter essere aperto con i moderni ritrovati della tecnologia M$.

Non vi dico come prillavano…

8 thoughts on “Io e il software libero

  1. Ciao Fla,

    mi trovi quasi (e dico quasi) d’accordo su quello che hai scritto e capisco le tue posizioni.
    Ma permettimi di evidenziare alcuni problemi che tu, da utente esperto quale sei, non puoi, secondo me, percepire.

    Come sai non sono un amante di Linux…in passato (diciamo 10 anni fa) lo avrei amato molto, mi ci sarei dedicata, avrei apprezzato la sua flessibilità e le possibilità che mi dava di esprimere la mia creatività; oggi, che l’età avanza e il tempo scarseggia, lo trovo molto antipatico.

    Mi spiego con alcuni esempi, di cui tu ne sai qualcosa:

    Primo: L’istallazione del pacchetto della NASA che mi serve per l’analisi dati è stata un’odissea…su Windows mi sarebbe bastato cliccare sul file “setup” e nel giro di 10 minuti avrei avuto il programma a disposizione; e questo non è niente, pensa che mi è stato detto che la versione che ti ho fatto installare è troppo avanzata (dirlo prima?), ha dei bug, e devo fare un downgrade a quella precedente…mi è venuto il freddo…anche perchè io non ho ben capito quale dei passi di installazione avessi sbagliato e cosa hai fatto tu per farlo funzionare (è implicita una richiesta di aiuto che formalizzerò via mail)…non conoscendo la struttura di Linux è una cosa complicata e, come ben sai, non ho un mese o due da dedicare alla comprensione di Linux…se il programma è presente in qualche repository (per esempio Skype, che ho installato da sola…wow…), allora siamo salvi perchè fa tutto lui come Windows, altrimenti…

    Secondo: alcune delle periferiche che possiedo, per esempio il lettore mp4, non funzionano con Linux, non sono proprio previsti driver…cosa faccio? Non uso più il favoloso oggetto per protesta contro Bill Gates? Ma non siamo ridicoli…

    Terzo: Alcune delle funzionalità del mio portatile, non sono compatibili con Linux…la cosa più cretina: il tasto per regolare il volume non funziona….

    Quarto: (Probabilmente percepito solo dalle femminucce) L’aspetto grafico di Linux (o almeno della versione che mi è stata fornita) è primitivo…Windows da molte più soddisfazioni…ignoro se si possa modificare l’aspetto del desktop e delle icone…ma, ritorniamo sempre allo stesso punto, un utente più che principiante come me, non sa dove trovare queste eventuali modifiche…su Windows clicchi con il pulsante destro del mouse e ti si apre la schermata delle proprietà dello schermo…

    In sostanza un utente inesperto (e che non ha alcun interesse a diventare esperto), si trova spaesato con Linux. E’ molto meno immediato di Windows…

    Baci
    Eleanor

    • Secondo me se abbandonassi un po’ di preconcetti potresti comunque apprezzare.
      Il post non parlava di GNU/Linux ma di software libero in genere, sotto qualsiasi piattaforma giri.
      Comunque rispondo lo stesso 🙂 anche perché vorrei correggere alcune falsità uscite dalle tue dita.

      Primo: le modalità di distribuzione e la licenza con cui un programma è distribuito non dipendono certo dal sistema operativo su cui girano, ma soltanto da chi ne detiene la proprietà intellettuale. Quindi prenditela con la NASA. La quale però ha l’unica colpa di attribuire una certa capacità di interagire con la macchina a gente che per mestiere deve interagire col loro programma. E secondo me, tanto torto non hanno.

      Secondo: vedi se il lettore è tra questi
      http://libmtp.sourceforge.net/index.php?page=compatibility
      se non c’è non è detto che non funzioni.
      Poi se pensi che io cerchi di diffondere il sw libero per “protesta contro Bill Gates”, vuol dire che del post non hai capito niente, rileggilo con maggiore attenzione. Leggendo anche il contenuto dei link che non ci sono solo per fare brodo.

      Terzo: Abbastanza strano, ne ho installato un altro della stessa serie e funzionava tutto

      Quarto: Questa è davvero troppo grossa. Se tu non hai avuto il tempo o la voglia di vedere come si fa e smanettare 5 minuti col mouse, non dire che una cosa non si può fare o che è difficile. Non lo è. Si fa soltanto in maniera differente da come si fa altrove.
      Non solo puoi cambiare i particolari dell’interfaccia grafica ma anche cambiare radicalmente l’interfaccia grafica e usarne un’altra.

      Il problema non è quanto uno voglia diventare utente esperto, ma se uno “vuole” diventare utente.
      Insomma esattamente come su windows ci sono un certo numero di cose da imparare anche per essere una capra, solo che hai avuto 10 anni per impararle su windows. È soltanto questione di abitudine, non di quanto sia intuitivo. E se proprio GNOME non ti piace (ma prima provalo meglio) cambialo e installa KDE o qualsiasi altra cosa ti piaccia.

      Secondo me la considerazione che il mondo scientifico ha del software libero (e più in genere del concetto della condivisione del sapere) è assai minore di quella che dovrebbe avere.
      Io mi chiedo in che mondo dobbiamo sperare se persino gli scienziati non ritengono la condivisione della conoscenza un valore da difendere con le unghia e con i denti.

      Ciao
      fla…

  2. @Eleanor:
    Innanzi tutto mi complimento per l’ardire che hai nello
    scrivere queste cose su palug.net, come parlare di corda a casa
    dell’impiccato ;-). Ad ogni modo quando ho chiesto spiegazioni a mio
    fratello (flavio) mi ha detto, tra le altre cose: «poverina, la nasa
    lo ha distribuito dimmmerda!» e si riferiva ovviamente al software di
    cui parli tu. Un bellissimo manuale di navigazione a vela che
    fortunatamente mi hanno regalato, a proposito della capacità di
    individuare la direzione del vento soltanto con i propri sensi
    afferma: «quando vi riuscirete, sarete stupiti di avere vissuto così
    tanto tempo senza questo caposaldo essenziale». Non è una cosa
    difficile ovviamente capire da dove viene il vento, e questa frase mi
    ha colpito per la sua veridicità. Probabilmente hai già capito dove
    voglio andare a parare. Innanzi tutto mi sembra che tu stia
    sopravvalutando la difficoltà di utilizzare GNU/Linux: alcune cose che
    tu hai sono palesemente false, come la presunta difficoltà di
    personalizzare un desktop, o il fatto che l’aspetto grafico è
    primitivo. Primitivo rispetto a che, alle nuvolette di Microsoft?
    Sinceramente non capisco, ma probabilmente vivo ormai da troppi anni
    fuori dalla gabbia del software proprietario per capire. La mia
    impressione è una volta stabilita una sorta “imprinting estetico”
    con MicrosoftWindows, tutto quello che non viene riconosciuto sembra
    estraneo e quindi sospetto. Parlo per esperienza personale perché io
    stesso ho avuto bisogno di tempo (anni) prima di realizzare quanti
    pregiudizi avevo nei confronti di un software non proprio lucido e
    plasticoso come la maggioranza di quelli che girano sotto windows. Ma
    questo è un altro discorso. Per l’hardware purtroppo la situazione per
    un novizio è certamente più frustrante (e comunque il tuo tasto per
    regolare il volume sono quasi certo che *È* “compatibile”) e quello
    è un vero ostacolo.

    La cosa che però meno condivido del tuo intervento è un certo
    atteggiamento «non siamo ridicoli…» che io interpreto come «non
    esageriamo nel dare importanza a certe faccende pillicuse di principio
    che non ne hanno». Io penso che tutte quelle “faccende di libertà
    individuale” di cui noi sostenitori del software libero andiamo
    blaterando instancabilmente abbiano una grande importanza, e che sia
    una grande iattura per la nostra società il fatto che la maggioranza
    delle persone nel mondo non abbiano abbastanza alfabetizzazione
    informatica per comprenderne la portata.

    Ancora più importante è il fatto che il giovamento della società di
    cui parlo non passa attraverso la frustrazione degli utenti, ma
    attraverso il loro giovamento. Io non credo che Microsoft Windows sia
    più immediato, semplicemente Microsoft Windows è già stato
    “imparato” (per alcune persone che ho conosciuto anche a prezzo di
    grande fatica).

    Il prezzo da pagare per giungere a questo giovamento è evidentemente
    ancora troppo alto per la maggioranza degli utenti, ma è soltanto dopo
    che ci si è abituati a riconoscere il vento che si può capire il
    piacere che dà.

    Ok, forse ho esagerato con la retorica 😉
    Buon lavoro.

  3. Ciao a tutti e due :o)

    Con il mio intervento non volevo offendere nessuno, ma fornire una visione diversa del problema dell’uso di Linux, che nella mia mente e nella mente di molti “profani” E’ il software libero.

    So benissimo cosa significa PALug (non per altro per la maglietta di Flavio), ma non pensavo che fosse così di cattivo gusto esprimere pareri discordanti…

    Ammetto tutto: sono ignorante e superficiale riguardo a Linux e non mi interesso minimamente alla differenza tra software libero, open source, software proprietario e quant’altro…del resto nel mio intervento ho specificato (mi cito): “Come sai non sono un amante di Linux…in passato (diciamo 10 anni fa) lo avrei amato molto, mi ci sarei dedicata, avrei apprezzato la sua flessibilità e le possibilità che mi dava di esprimere la mia creatività; oggi, che l’età avanza e il tempo scarseggia, lo trovo molto antipatico.”

    Ho solo cercato di esprimervi il parere di chi, come me, è interessato solo al fatto che “ammacchi un tasto e funziona”…squallido, lo ammetto, e ripeto: dieci anni fa avrei storto il naso anche io…

    Il fatto che abbiamo avuto anni per abituarci a Windows e a tutte le “false maraviglie” che ci propina, non è colpa degli utenti…pensate che io uso questo sistema operativo dalla versione 3.1 e prima avevo un Commodore 64, ovvero comandi DOS…mi piaceva programmare, mi piaceva “perderci tempo” e capire come si facevano le cose…ma stiamo parlando del 1983, forse voi non eravate neanche nati…Adesso mi serve una cosa immediata che mi dia dei risultati nel giro di una mezzora…perchè? Perchè la vita non va sempre come vorremmo…

    Per quanto riguarda il mio lettore mp4: ti ricordo, caro Flavio, che hai perso un pomeriggio a trovare un modo per farlo funzionare su Linux…se non ci sei riuscito tu, che considero un esperto, pernsa quanto possa riuscirci io!

    Infine per il “Non siamo ridicoli”: ripeto, denota una certa superficialità riguardo al problema, lo già ammesso…ma cosa dovrei fare se l’oggetto non funziona su Linux? Lo butto? Non siamo ridicoli…probabilmente non sarà il vostro caso, ma conosco persone che lo rivenderebbero su e-bay pur di non usarlo visto che non è compatibile con Linux…per me è paranoia.
    Questo non significa che non sappia rinunciare alle cose, per esempio non scarico materiale da internet illegale (per intenderci non ho Emule): se non posso avere un film o una canzone per ora, aspetto di avere i soldi per averlo, ma privarmi di qualcosa perchè non posso usarlo con un software libero va oltre la mia rozza sensibiltà.

    In compenso ho visto con gioia che esiste un software simile a Microsoft Office, l’OpenOffice e l’ho scaricato e lo uso con gioia anche su Windows…

    Ok. Spero di non avervi fatto adirare nuovamente.
    Bacio
    Eleanor

    P.S.: Che la NASA speri che chi vuole fare ricerca capisca anche qualcosa di informatica lo trovo anche io più che corretto…il problema è mio e dell’approccio che sto avendo a tutto questo, magari fra qualche mese cambierà tutto…

  4. @Eleanor:
    Non credo che nessuno si sia offeso, esprimere pareri discordanti non è certo fuori dalla norma.
    Diciamo che almeno per quel che riguarda me, ignoranza e superficialità non mi stanno troppo simpatiche, meno che mai quando vengono sventolate come una bandiera. Francamente non pensavo che tu lo fossi…
    Io penso che con l’età noi si dovrebbe migliorare, aprirsi a idee nuove a cui la maturità da accesso, invece mi pare che tu stia facendo il contrario, andando indietro.
    Ma forse sono io che sbaglio e hai ragione tu. Mah…

    Per quel che riguarda il lettore ti avevo solo detto (dopo averci perso una mezzoretta per vedere cosa era e come funzionava) che avrei dovuto ricompilare le librerie che non c’erano nella distribuzione che avevo sul mio portatile e non mi andava. Quindi non ho nemmeno provato. Se mi ricapita in mano riprovo ché ora ho cambiato distribuzione.
    Comunque il punto di vista è completamente sbagliato, supponi che tu usi un certo Sistema Operativo. E che ti regalano un aggeggio che non funziona col tuo SO, ma che funziona solo con un altro SO che non ti piace proprio. Che fai? Installi il SO che non ti piace (pagandolo se è a pagamento?), anche se sai che non lo userai mai? Quindi per usare un certo aggeggio spendi il tuo tempo (e magari dei soldi) e, peggio, fai una cosa che ti fa girare le scatole. Ma ci credi davvero? Probabilmente anche io lo venderei, a meno che non riuscissi a farlo funzionare in qualche modo. Ma non è estremismo o una presa di posizione, solo la cosa più logica da fare.
    Amici e parenti sanno che se vogliono regalarmi hardware o roba che si interfaccia al pc devono chiedere a me. Perdo la sorpresa ma il regalo è più gradito.
    Come vedi lo spirito di rinuncia, di cui per altro sono poco provvisto, non c’entra niente.
    Per me usare un SO, e più in generale software, che non sia libero è una enorme rinuncia, “soltanto dopo che ci si è abituati a riconoscere il vento che si può capire il piacere che dà”, e questa è l’essenza del commento di Jabba.

    Un ultima cosa: siccome devi per forza di cose usare GNU/Linux secondo me ti conviene farci pace prima possibile e spendere un po’ del tuo tempo per capire come funziona. Tu stessa hai detto “Che la NASA speri che chi vuole fare ricerca capisca anche qualcosa di informatica lo trovo anche io più che corretto”…quindi non è possibile che “ammacchi un tasto e funziona”, ti viene richiesto un po’ di più. Dedicaci un po’ di tempo e vedrai che non te ne pentirai. Tra qualche mese windows lo userai solo per giocare coi videogiochi. 🙂

    @jabba:
    non solo troppo retorico, cosa che di per se non è un male, ma anche troppo difficile…
    Per favore non wrappare più il testo che 800×600 si vede una ciofeca.

  5. PUBBLICA AMMENDA

    Miei cari, sono qui vestita di sacco con la cenere sul capo…

    Le parole ed i pensieri di una persona riflettono sempre le situazioni che si stanno vivendo…Flavio, tu, ovviamente, non hai neanche la più pallida idea di cosa siano stati gli ultimi tre anni della mia vita…e questa non è la sede per parlarne. Non mi sto giustificando, nè facendo la vittima…ma credimi che ci si può abrutire parecchio: io ti stimo come persona e come fisico, quindi mi dispiace di averti deluso.

    E’ assolutamente vero, come già ho avuto modo di dire che il mio primo post era da deficienti…nella mia contorta mente aveva solo lo scopo di far emergere un disagio che molti provano nei confronti di Linux e la dilagante ignoranza sull’esistenza di software liberi od open source, cosa sia legale e cosa non lo sia.
    Purtroppo Linux risulta meno immediato di windows, probabilmente perchè l’altro ce l’abbiamo sotto le mani da molti più anni ed ormai siamo abituati alla sua struttura.

    Comunque, tanto per la cronaca, detesto caldamente anche Windows Vista…ma non posso passare a XP o al 98 per motivi di garanzia ed anche perchè altrimenti non mi funziona più nulla, neanche il modem…anzi il modem sì, non funzionava con Vista, ma sono riuscita a fregarlo :o) Perchè sapevo dove andare a mettere le mani…con Linux, mi sarei solo avvilita e avrei lasciato stare…Vista (e tutto ciò ad essa correlato, ovvero windows mail ed internet explorer) è un sistema che mi fa paura: decide tutto lui, non hai idea di quante protezioni del cavolo ha; ti faccio ridere: l’altro giorno, mentre navigavo, si è spento il computer all’improvviso…panico! Tengo a questo PC come se fosse mio figlio, l’ho desiderato tanto…il primo pensiero era che si fosse rotto…ed invece sai cos’era? Questo schifo di sistema operativo, aveva deciso, senza consultarmi di scaricare degli aggiornamenti, installarli, riavviarsi…così, senza una minima autorizzazione…per carità, anche qui, se avessi dato un’occhiatina (come poi ho fatto) nei meandri del SO avrei trovato tante opzioni di default da spuntare, ma è stato davvero antipatico. Inoltre è sempre più difficile accedere al sistema…è blindato…per capire come fare a caricare un’icona diversa da quelle che forniscono loro è stata un’impresa…ma, purtroppo, qui mi viene più facile e riesco a cavarmela…

    E’ vero che, non so neanche perchè, maturato un’avversione per Linux, ma è una cosa recente…nel 2004 quando ci ho lavorato per la prima volta con il corso di Lab. di Astrofisica mi piacque molto, ma poi è cambiato tutto.

    Comunque le nostre discussioni sono state utili e, spero che ne sarai felice, o almeno che mi farai risalire dalla 85673 posizione, in cui sono precipitata (previsione ottimistica?), della tua classifica personale delle persone da stimare: l’altro giorno (anche perchè dovevo controllare una cosa) mi sono messa da brava bambina e ho giocato un po’ con il ragazzo…ho cambiato sfondo, colori, ho messo degli effetti carini…insomma, l’ho reso più civile :o)

    La cosa che dovevo controllare era se per caso non fosse colpa di “quel simpatico” internet explorer se un database atomico di Chandra non funzionasse…era così, con Mozilla funziona a meraviglia.

    Per cocludere, continuerò ad usare Windows per parecchie cose, ma sto dando a Linux una possibilità…credo che li farò convivere da bravi fratellini sul mio computer :o)

    Eleanor

  6. A parte che il 99% della gente non guarda “dentro” i programmi, e quindi non sa cosa fa esattamente neanche un software libero (né gli interessa saperlo o ha le capacità e il tempo per capirlo!!)… spesso e volentieri, specialmente in ambito professionale, il software di eccellenza o standard è software proprietario, non c’è niente da fare. Ovviamente anche io uso programmi open source, ma solo quando si dimostrano superiore all’alternativa proprietaria, altrimenti non vedo perché dovrei limitare le mie possibilità di utilizzo di tecnologia per il lavoro e la navigazione per una posizione ideologica… anche perché bollare tutto il software proprietario come “cattivo” e quello open source come “buono” mi sa proprio di fesseria bella e buona… tutti santi quelli che fanno open source e tutti diavoli chi fanno software proprietario? Troppo semplice per questo mondo così complicato… ^__-

    Dario

    • @Fumetto:
      Non è che se tu non ci sai guardare dentro (che poi so che non è del tutto vero) non ci guarda dentro nessuno. Tutti possono farlo e ci saranno un certo numero di persone che lo faranno, questo rende il sw libero più affidabile, nel senso che difficilmente il sw libero potrà fare cose diverse da quello che dice di fare.
      Open Source non mi piace, il sw deve essere libero. È cruciale la differenza.
      http://www.gnu.org/philosophy/open-source-misses-the-point.it.html
      Ed è proprio questo il punto, non si usa un sw libero perché è un sw migliore ma perché è meglio usare sw libero. Per questioni etiche non pratiche.
      Non dirò mai che tutto il sw libero è buon sw, anche perché ho in mente certe ciofeche che non hai idea, né che tutto il sw proprietario è brutto, anzi penso che esista sw proprietario piuttosto buono, o per lo meno che fa bene quello che deve fare, poi se fa altro potresti non saperlo mai.
      Se ti serve la caratteristica particolare che il sw libero non implementa sei libero di *comprare* il sw proprietario che ti interessa. Il centro del concetto di sw libero è la tua libertà.
      Il concetto di standard invece è un po’ più insidioso, perché ti vogliono dare a bere che un certo sw è meglio per assunto. Ormai alla gente interessa quasi meno il risultato che come lo hai raggiunto. Quello che voglio dire è che ogni operazione che fai sul computer ha come risultato un file. Standard al più sono i formati dei file e vorrei sapere che razza di standard è un formato di file che può cambiare da un anno all’altro senza preavviso e che non puoi aprire se non con quel particolare programma che per di più costa una cifra. Quella dei programmi che sono standard è una bufala che serve solo per motivi commerciali.
      Ogni tanto a qualcuno ho chiesto: perché hai cominciato a usare il sw pincopallinoproprietario? La risposta è sempre la stessa, è quello che mi hanno detto essere il più usato. E perché? Semplicemente perché il sw non lo pagate. Se qualcuno vi dicesse, eccolo è questo costa mille euri, dubito che ci sarebbero tanti utenti entusiasti di sw proprietario.
      A me finora il sw proprietario serve assai poco e comunque preferisco usare sw libero. Il sw è una forma di conoscenza e penso che debba essere condivisa, come si condivide una ricetta di cucina.
      Tra l’altro sarà il punto cardine della gestione della privacy nel prossimo futuro. E i miei dati personali e la mia privacy voglio che siano gestiti nella maniera più trasparente possibile.
      Ma se tu il problema non lo vedi…

      fla…

Comments are closed.