Torno a casa, signora moglie non sta bene e non ha preparato nulla, ha tirato fuori dal freezer una busta di filetti di sgombro. Sono le nove come diavolo devo cucinarli? Serve una ricetta veloce, che non impuzzolentisca tutta la cucina e magari anche buona, che possa piacere a signora moglie che non ama i sapori troppo forti. Questo post descrive la ricetta che ne è venuta fuori. Un grosso aiuto è venuto dal fatto che i filetti di sgombro erano piuttosto piccoli: filetti piccoli cuociono in meno tempo e soprattutto l’Artusi direbbe che hanno un gusto più grato al palato. Poche ciance, eccovi la ricetta.
Ingredienti:
- Sgombri freschi (meglio piccoli) sfilettati
- Un mazzetto di bietole
- Una patata
- Uno spicchio d’aglio
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Sbollentate un mazzetto di bietole (io le ho messe 3 minuti al microonde) e buttatele subito nell’acqua fredda, per fargli mantenere il verde brillante. Tritate finissimamente una patata e mettete anche questa al microonde, finché sia cotta, 4 minuti dovrebbero bastare, servirà a conferire cremosità e corpo alla crema.
Mettete nel frullatore la patata, le bietole, uno spicchio d’aglio piccolo, un po’ di olio extravergine d’oliva, sale e pepe a piacere; se è necessario (ovvero se il composto è troppo asciutto o non riuscire a frullarlo) aggiungete un po’ d’acqua, meglio se è quella di cottura delle biete, qualche cucchiaio, a me ne sono bastati un paio. Quello che dovette avere ottenuto è una crema verde chiaro in cui si distinguono tutti i sapori distintamente che lascia in bocca un senso di fresco.
A parte, in una padella antiaderente, grigliate i filetti di sgombro disponendoli inizialmente sul lato interno. Non devono cuocere tanto, qualche minuto per lato, in modo che la carne risulti cotta ma non secca.
Impiantate nella maniera che vi piace di più il pesce con la salsina di bietole e buon appetito.
Moglie si è leccata i baffi. E ha anche suggerito una variante per la salsina, lei sostiene che sia ancora meglio con l’aggiunta di una punta di maionese, io la preferisco così come ve l’ho riportata.
Ciao, Fla…