Canzoni senza tempo

Ogni tanto succede qualcosa che fa in modo che cose che conoscevo da molto tempo acquistano una luce diversa.

Oggi sfogliavo una rivista turistica leggendo un articolo sul trentino quando da una pagina sbuca un affresco, dipinto nel 1539, di una chiesetta di Pinzolo con una “danza macabra” (un allegro balletto di scheletri e neodefunti) con sotto questi versi:

Io sont la morte che porto corona
Sonte signora di ognia persona

Immediatamente mi accorgo che con molte poche correzioni sono l’incipit di una famosa canzone di Branduardi (se la volete sentire sta qui). Sapevo bene che Branduardi è un colto ricercatore delle tradizioni e della cultura italiana, ma non immaginavo quello che poi ho scoperto…

Mi sono subito dato da fare inserendo parte dei versi su google…Trovo subito che in altri affreschi di questo genere si trovano gli stessi versi o quasi…ma non mi fermo perché a questo punto sono diventato curioso…cerco la canzone su youtube e…trovo questo…schiarazula marazula…il testo è nuovo, la musica no, si trova in un canzoniere del ‘500 (qui, ma ci sono tanti altri link in rete).

Ricapitolando…si prende un testo del ‘500 e lo si rielabora per ribaltarne il significato 🙂 , si canta su una musica del ‘500, riarrangiata, e viene fuori una canzone di successo (la canzone è degli anni 70 ma il cantautore la canta ancora nei concerti).

Spero di non avere annoiato i miei pochi lettori…

P.S.: Questa piccola ricerca mi è costata 5 minuti, per scriverla ci è voluto di più.