La do via, gratis. O meglio al solo costo del bollo, che sono circa 250 €. Ma nonostante l’esiguità del costo e la bontà del mezzo ho avuto parecchie difficoltà a trovare qualcuno a cui cederla. Sembra assurdo ma è così. Ecco la storia, vera.
Premessa
La premessa è che Perfidale è su facebook, io no perché non mi piace il contratto di licenza che facebook ti costringe a sottoscrivere (vedi un antichissimo post su questo blog) né ciò che rappresenta (un immenso cortile) né il modello di internet che incarna (chiusa, se non sei iscritto non vedi, a volte non si riescono a vedere nemmeno le pagine di alcuni gruppi musicali). Ogni tanto sbircio la pagina di Perfidale, magari per vedere le foto che qualche amico condivide o qualche oggetto da prendere (nel seguito si capirà meglio). Non avevo mai trovato alcuna utilità in facebook. Ultimamente Perfidale si è iscritta a un gruppo di scambio. In pratica si tratta di una piccola comunità di persone che si scambiano gli oggetti di cui non hanno bisogno ma che mantengono un loro valore d’uso, invece che buttarli. L’idea è che se un oggetto io non lo voglio più ma a qualcun altro può servire, non c’è motivo per cui non glielo debba dare.
Qualcosina abbiamo preso, qualcos’altro dato. Cominciavo a pensare che ci fosse qualcosa che riuscisse a rendere facebook meno inutile. Mi sbagliavo.
A metà del mese di gennaio abbiamo trovato un’auto usata d’occasione, così ci siamo decisi a prenderla. Sorgeva il problema di dar via quella vecchia. Potevamo rottamarla, se l’avessimo fatto entro il mese di gennaio non avremmo nemmeno dovuto pagare il bollo.
È a questo punto che mi è venuta un’idea “geniale”: mettiamola a disposizione di qualcuno sul gruppo facebook. La macchina funziona bene, quest’estate ci ha portato in Portogallo senza il men che minimo problema: avremmo potuto aiutare qualcuno che aveva bisogno di un’auto marciante e pochi soldi per comprarla. Già perché, anche se io la regalo, un po’ di soldi servono comunque, per il passaggio di proprietà e per il bollo, che prima di fine gennaio spetta al nuovo proprietario e che noi, onestamente, non abbiamo molta voglia di pagare, visto che dovremo pagare quello dell’auto che prederemo.
Sembrava un’idea fantastica, aiutiamo qualcuno, allunghiamo la vita a un’auto che viaggia ancora bene e, ciliegina sulla torta, non si spendono soldi per la rottamazione.
Sembrava…
Appena scritto il post subito c’è una lunga fila di prenotazioni, avendo pochi elementi per scegliere a chi assegnarla, la assegniamo al primo che tra l’altro, a Perfidale sembra uno dei più corretti e ben voluti nel gruppo.
L’ assegnatario ci contatta e ci dice che in realtà l’auto serve a suo fratello e che gli avrebbe passato il nostro numero. Dopo qualche giorno ancora non riceviamo notizie. La fine di gennaio si avvicina pericolosamente. E dire che noi eravamo stati estremamente chiari nel post sul fatto che avremmo voluto chiudere la storia prima di fine mese. All’inizio della penultima settimana di gennaio, riceviamo, all’ennesima sollecitazione, la telefonata della persona che avrebbe dovuto prenderla e ci dice che è interessato e che sta cercando di dare via la sua. Più nessuna notizia fino all’inizio della settimana successiva, il tipo non rispondeva al telefono. Tempesto di telefonate il fratello, che non risponde, e finalmente ricevo notizie: è il 27 di gennaio… Dice che è interessato ma che non riesce a regalare la sua auto, allora lo metto alle strette egli dico che a me non frega nulla della sua macchina e che mi deve garantire che mi pagherà il bollo, se la vuole, perché a questo punto sono nei guai per aspettare lui. Mi dice che avrebbe parlato col suo carrozziere (???) e mi avrebbe ritelefonato nel pomeriggio. Ovviamente nessuna notizia fino alle 21 quando ricevo una telefonata da un numero sconosciuto: è il suo carrozziere che mi dice che il primo non ce la fa a prendere l’auto e che però interessa a lui.
A questo punto ho il fumo che esce dalle orecchie e la bava alla bocca. Penso di averlo mandato cordialmente a quel paese.
Forse la cosa che avrebbe dovuto insospettirmi è che fino a questo momento nessuno si era degnato di venire a vedere il veicolo e io non ho mai visto nessuno che prende una macchina senza averla vista prima.
Ma noi non ci perdiamo d’animo e riproviamo, torniamo sul gruppo e chiediamo se c’è qualcun’ altro a cui ancora interessa, chiedendo di fare in un paio di giorni o eventualmente di pagarci il bollo. Ancora una volta una lunga lista. Stavolta non scegliamo nessuno, passiamo il numero di telefono un po’ a tutti ma un ragazzo, che vive a un’oretta di macchina da noi, ci chiama subito e ci dice che vuole venire a vedere l’auto presto: l’indomani. Non ho nulla in contrario ma non assegno la macchina.
Nel pomeriggio del giorno dopo mi raggiunge in ufficio. Si presenta con la compagna, che però non scende dalla macchina, e uno splendido bimbo che sta ancora allattando. Guarda l’auto ci facciamo un giro e decide che gli piace, la prende. O meglio la prenderà perché, mi dice, aspetta di incassare lo stipendio giorno 10. Mi propone di dargli l’auto prima e poi con calma avrebbe potuto fare il passaggio di proprietà, ovviamente rifiuto e gli dico che a questo punto non ho molta fretta e che fino al 10 posso aspettare. Mi garantisce che la prenderà, suggelliamo l’accordo con una stretta di mano e assegno l’auto. Poco prima del 10 lo chiamo per concordare la data della cessione ma lui mi dice che ci vorranno un paio di giorni perché arrivi il pagamento. Tergiversa. Infine l’ 11 manda un messaggio a Perfidale in cui scrive che ha avuto un imprevisto e che non ha più i soldi per prendere l’auto.
Oggi è il 13.
Perfidale è sfiduciata, delusa e amareggiata, le è naufragata l’idea di un progetto in cui voleva credere. Ha deciso di non utilizzare ulteriormente il gruppo per dare via l’auto. Abbiamo contattato in privato un’altra persona dalla lista di prenotati nella speranza che questa volta sia la volta buona.
A Me prillano vorticosamente, e stasera ho messo un annuncio su un sito di annunci.
Update: La fine della storia
Ovviamente anche la persona contattata in privato ci ha dato buca, ad oggi non si è ancora fatta sentire. In compenso l’annuncio sul sito ha funzionato benissimo. Una valanga di telefonate, email, alla fine ho trovato qualcuno che se l’è presa.
Qual’è la morale di questa storia?
- Prima di pensare di fare del bene, proteggiti per bene dal male che ti faranno quelli a cui vuoi fare del bene.
- Valuta bene se ne vale la pena, e in caso contrario desisti.
- È bello pensare di potersi fidare della parola data dalle persone…ma non è così.
- Certe cose si possono anche fare alla vecchia maniera, con un annuncio sul giornale delle pulci o su un sito di annunci tradizionale.
- Facebook non serve,se non al cazzeggio insulso. Anche l’ipotesi di potersi fidare di un piccolo gruppo più o meno selezionato sulla base dell’appartenenza a una comunità “solidale” non funziona. Facebook è il regno della leggerezza e non sembra che ci sia posto per qualcosa di più serio, fosse anche per il rispetto della parola data.